Milano Food Week 2019: Matteo Torretta rivista l'insalata di pasta | Robert Cutty
17742
post-template-default,single,single-post,postid-17742,single-format-standard,bridge-core-3.3.1,qi-blocks-1.3.4,qodef-gutenberg--no-touch,qodef-qi--no-touch,qi-addons-for-elementor-1.8.1,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-title-hidden,qode-theme-ver-30.8.1,qode-theme-bridge,qode_header_in_grid,qode-wpml-enabled,wpb-js-composer js-comp-ver-7.9,vc_responsive,elementor-default,elementor-kit-21977

Milano Food Week 2019: Matteo Torretta e una rivisitazione dell’insalata di pasta

Qualche giorno fa siamo stati al Coffee Tasting di Starbucks al Brian & Barry building, per la Milano Food Week, come vi abbiamo raccontato qui. Anche quest’anno l’evento è giunto al termine, ma possiamo sempre prendere qualche ultimo spunto da Matteo Torretta, chef del ristorante di Milano Asola. All’evento presente anche la Food Blogger Virginia Simoni (Ragoût Food).

 

Un piatto semplice e contemporaneo con qualche variazione

Tra pioggia di selfie e numerose telecamere, Torretta ha tenuto un piccolo speech di benvenuto, salutando gli ospiti:

Benvenuti a tutti. Noi chef, [attraverso l’aiuto della televisione] siamo entrati nelle vostre case, pian piano entreremo nelle case di tutti. Queste manifestazioni fanno bene alla città. Senza il cliente non c’è show; per questo abbiamo bisogno di voi. Questo ci dà la motivazione di essere qua. Viva la Food Week!

Grande entusiasmo e genuinità, dunque, seguita dalla preparazione di tutto il necessario per creare un piatto semplice, colorato ed elegante. Parliamo dell’insalata di pasta, tradizionalmente un piatto estivo. Lo chef milanese ne ha proposto una propria rivisitazione:

Di solito [il piatto] si fa con pasta corta. Noi invece utilizziamo la pasta lunga, in acqua precedentemente salata. Raffreddiamo poi il tutto in acqua e ghiaccio. Procediamo condendo con centrifugato con pelle di cetriolo, tagliata molto fine,tartare di tonno e yogurt greco.  Quest’ultimo, unito ad un po’ di buccia di limone, ci serve perchè, con la sua acidità, aiuta a rendere i piatti un po’ più appetibili, digeribili e freschi.

E se qualcuno è intollerante allo yogurt, ingaggia Simoni?

In questo caso, possiamo sostituirlo con il caprino, che è un formaggio un po’ più acido, oppure con della feta sbriciolata in un po’ di acqua. L’importante è che sia formaggio di capra magro, che sia un po’ acido.

Si comincia poi con la cottura, di circa 10 minuti, con la pasta tenuta a contatto col ghiaccio e al dente. Dopo avere arrotolato la linguina di Gragnano, lo chef Torretta tira fuori una bella ciotola e dà forma al suo piatto.

Ci siamo! Mettiamo una cucchiaiata abbondante di yogurt, poi buccia di limone, siciliano e non trattato. Tartare di tonno, rapanello pugliese, pelle di cetriolo e dei germogli, che mi ricordano la freschezza. Con la pasta di colore bianco o colorata versiamo i cetrioli e aggiungiamo un po’ di petali di fiore in ordine sparso: et voilà!

 

Il risultato è tutto da gustare

Abbiamo assaggiato il piatto conclusivo della nostra Milano Food Week 2019 e sicuramente non siamo rimasti insoddisfatti. La pasta fredda si è amalgamata benissimo al mix di sapori freschi e sostanziosi, in cui la pasta leggermente al dente ha accompagnato benissimo la cremosità dello yogurt e tutti gli altri piccoli ingredienti.

Che dire, bravo chef Torretta!

 

 

 

 

 

 

 

No Comments

Post A Comment