13 Oct Bauli in Piazza: non lasciate morire il mondo dello spettacolo
Sabato 10 ottobre 2020. 500 bauli in piazza Duomo a Milano e 500 operatori del settore dello spettacolo pronti a protestare perché il governo dia un occhio di riguardo anche a loro durante questo periodo storico che sta stravolgendo le nostre vite.
Da quando è iniziata la pandemia, lo Stato ha provveduto a supportare i lavoratori in moltissimi modi, lasciando però da parte quelli dello spettacolo.
Per mesi i proprietari e i dipendenti delle aziende e delle compagnie di intrattenimento hanno cercato di far valere la loro voce, senza però mai riscontrare alcun tipo di successo. Ecco così che si è dimostrato fondamentale agire più duramente, ed è proprio qui che l’iniziativa de “Bauli in Piazza” ha preso vita.
Bauli in Piazza: un movimento per lo spettacolo
Lo scorso sabato, hanno presenziato in piazza Duomo 500 operatori del mondo dello spettacolo, completamente vestiti di nero (un po’ proprio come a un funerale). Accompagnati da 500 bauli neri rappresentanti delle bare (esattamente quelli che vengono utilizzati per portare il materiale e le attrezzature in scena).
Lo spirito guida della manifestazione è stato solo uno: far valere i diritti dei quasi 600 mila lavoratori del settore dello spettacolo, rimasti fermi e a mani vuote per tutto il periodo della pandemia.
Non sono infatti state realizzate leggi o supporti nei confronti degli operatori di questo settore. Questi, si trovano infatti ormai da mesi a casa, senza stipendi e con famiglie alle spalle da supportare e far andare avanti.
“Un unico settore, un unico futuro” è stato il claim dell’evento. È stato creato con lo scopo di attirare l’attenzione del governo per favorire la ripartenza o almeno il supporto dello spettacolo.
I manifestanti chiedono dunque nuove regole, nuove leggi e tanta solidarietà da parte sia del nostro Stato che dei concittadini. Lo scopo è fare in modo che la situazione drammatica che stanno vivendo smetta di cadere costantemente in secondo piano.
In un Paese come il nostro infatti, basato in primis sulla cultura, è fondamentale che luoghi come musei e teatri vengano supportati dal governo. Questo permetterebbe a tutta la popolazione di tornare a godere di contenuti arricchenti – chiaramente rispettando le norme anti-Covid – seguendo le tracce della nostra nuova normalità, ma senza perdere di vista le orme della nostra cultura.
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