Bauli in Piazza: non lasciate morire il mondo dello spettacolo - Robert Cutty
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Bauli in Piazza: non lasciate morire il mondo dello spettacolo

Bauli in Piazza: non lasciate morire il mondo dello spettacolo

Sabato 10 ottobre 2020. 500 bauli in piazza Duomo a Milano e 500 operatori del settore dello spettacolo pronti a protestare perché il governo dia un occhio di riguardo anche a loro durante questo periodo storico che sta stravolgendo le nostre vite.

Da quando è iniziata la pandemia, lo Stato ha provveduto a supportare i lavoratori in moltissimi modi, lasciando però da parte quelli dello spettacolo.
Per mesi i proprietari e i dipendenti delle aziende e delle compagnie di intrattenimento hanno cercato di far valere la loro voce, senza però mai riscontrare alcun tipo di successo. Ecco così che si è dimostrato fondamentale agire più duramente, ed è proprio qui che l’iniziativa de “Bauli in Piazza” ha preso vita.

Bauli in Piazza: un movimento per lo spettacolo

Persone in piazza Duomo

Pic by Affari Italiani

Lo scorso sabato, hanno presenziato in piazza Duomo 500 operatori del mondo dello spettacolo, completamente vestiti di nero (un po’ proprio come a un funerale). Accompagnati da 500 bauli neri rappresentanti delle bare (esattamente quelli che vengono utilizzati per portare il materiale e le attrezzature in scena).
Lo spirito guida della manifestazione è stato solo uno: far valere i diritti dei quasi 600 mila lavoratori del settore dello spettacolo, rimasti fermi e a mani vuote per tutto il periodo della pandemia.
Non sono infatti state realizzate leggi o supporti nei confronti degli operatori di questo settore. Questi, si trovano infatti ormai da mesi a casa, senza stipendi e con famiglie alle spalle da supportare e far andare avanti.

“Un unico settore, un unico futuro” è stato il claim dell’evento. È stato creato con lo scopo di attirare l’attenzione del governo per favorire la ripartenza o almeno il supporto dello spettacolo.
I manifestanti chiedono dunque nuove regole, nuove leggi e tanta solidarietà da parte sia del nostro Stato che dei concittadini. Lo scopo è fare in modo che la situazione drammatica che stanno vivendo smetta di cadere costantemente in secondo piano.

In un Paese come il nostro infatti, basato in primis sulla cultura, è fondamentale che luoghi come musei e teatri vengano supportati dal governo. Questo permetterebbe a tutta la popolazione di tornare a godere di contenuti arricchenti – chiaramente rispettando le norme anti-Covid – seguendo le tracce della nostra nuova normalità, ma senza perdere di vista le orme della nostra cultura.

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